Ale Torrini
Benvenuto 2023
Tanti auguri di Buon Anno anche a te, ai sogni che vorrai realizzare, ai buoni propositi ed ai traguardi che vorrai superare. Alle cose vecchie ed ai bei ricordi che nel nuovo anno con te vorrai portare. Vivi ogni giorno con entusiasmo e non lasciare che nessuno mai ti venda tristezza, perché quando hai la pace nel cuore, questa è la tua più grande ricchezza!

Il capodanno (da capo d'anno) è una festa osservata nella maggior parte del mondo il 1º gennaio, il primo giorno dell'anno nel moderno calendario giuliano.
Mentre la maggior parte dei calendari solari (come il gregoriano e il giuliano) iniziano l'anno regolarmente in corrispondenza o in prossimità del solstizio d'inverno settentrionale, le culture che osservano un calendario lunisolare o lunare celebrano il loro capodanno (come il capodanno cinese e il capodanno islamico) a meno punti fissi relativi all'anno solare. Nella Roma precristiana sotto il calendario giuliano, il giorno era dedicato a Giano, il dio degli inizi, da cui prende anche il nome gennaio. Dall'epoca romana fino alla metà del XVIII secolo, il capodanno veniva celebrato in varie fasi e in varie parti dell'Europa cristiana il 25 dicembre, il 1º marzo, il 25 marzo e nella festa mobile della Pasqua. Al giorno d'oggi, con la maggior parte dei paesi che ora utilizzano il calendario gregoriano come "calendario civile", il 1º gennaio secondo quel calendario è tra i giorni festivi più celebrati al mondo, spesso osservato con fuochi d'artificio allo scoccare della mezzanotte successiva a Capodanno come il nuovo anno inizia in ogni fuso orario. Altre tradizioni globali del capodanno includono la presa di risoluzioni per il nuovo anno e la chiamata ai propri amici e familiari.
Data del capodanno
Danza del drago per la celebrazione del Capodanno cinese in Brasile.Celebrazioni del Diwali (conosciuta come "la festa delle luci"), capodanno nella religione giainista. Danzatori in maschera durante le celebrazioni del capodanno nel Laos. La data del capodanno dipende dalla particolare cultura e religione. In particolare, il giorno del capodanno cade:
Il 1º gennaio nel calendario gregoriano (cioè giuliano riformato) e nel calendario giapponese.
Per le popolazioni che seguono il vecchio calendario giuliano (ad esempio alcune Chiese ortodosse e Chiese orientali cattoliche) a fini strettamente religiosi l'inizio dell'anno è celebrato il 1 gennaio, ma che corrisponde oggi al 14 gennaio gregoriano.
Il Capodanno cinese, o capodanno lunare, si festeggia in diversi paesi dell'estremo oriente (tra cui Cina, Giappone (limitatamente a Okinawa), Corea, Mongolia, Nepal, Bhutan) in corrispondenza del novilunio che cade tra il 21 gennaio e il 20 febbraio.
Il Capodanno vietnamita, il Tết Nguyên Ðán, si festeggia in concomitanza con quello cinese.
Il Capodanno islamico si festeggia il primo giorno del mese di Muharram e può corrispondere a qualsiasi periodo dell'anno gregoriano, in quanto l'anno lunare impiegato nel calendario islamico è circa 11 giorni più breve dell'anno solare del calendario gregoriano, cosicché una data islamica si "sposta" indietro, rispetto al calendario gregoriano, di circa un mese ogni tre anni. Per esempio, nel corso dell'anno gregoriano 2008 sono caduti due diversi Capodanni islamici: quello dell'anno 1429 dell'Egira (corrispondente al 10 gennaio 2008) e quello dell'anno 1430 dell'Egira (corrispondente al 28 dicembre 2008).
Losar, il capodanno tibetano, cade tra gennaio e marzo.
In Afghanistan, Iran, Tagikistan e tutti i paesi turco-iranici o turco-persiani, cioè Azerbaigian, Uzbekistan, Turkmenistan, la stessa Turchia e per gli abitanti uiguri dello Xinjiang Norouz coincide con l'equinozio primaverile (21 marzo). Anche il Naw-Ruz della Fede Bahá'í condivide lo stesso giorno. Il nowruz نوروز è una festa di origine mazdeista
La festa telugu (Ugadi) si colloca tra i mesi di marzo e aprile.
In Thailandia, Cambogia, Birmania e Bengala, il capodanno solare detto Songran è invece compreso tra il 13 aprile e il 15 dello stesso mese, in occasione del cambiamento di posizione del sole nell'anello dello zodiaco.
In Bangladesh e altre aree asiatiche si celebra il 14 aprile, (o secondo il calendario lunisolare bengalese), il Pahela Baishakh, il capodanno del popolo bengalese
La festa mapuche si chiama We Tripantu e ha luogo in occasione del solstizio d'inverno (il 21 giugno per l'emisfero meridionale). La data coincide con il Capodanno inca (Inti Raymi).
Il Rosh haShana, il Capodanno ebraico, occorre generalmente nel mese di settembre.
Enkutatash è il Capodanno etiopico, in data 11 settembre.
L'anno nuovo indù si festeggia due giorni prima di Diwali, il festival della Luce, cioè a metà novembre.
Yhyach, il capodanno del popolo sacha (in Jakuzia) viene festeggiato al solstizio di giugno.
Festività del 31 dicembre
Secondo il calendario gregoriano, il 31 dicembre segna la fine di un periodo, che solitamente finisce una settimana dopo Natale, dedicato al riepilogo dell'anno appena trascorso, specialmente nelle radio, nelle televisioni, e nei quotidiani. I mass-media spesso, infatti, pubblicano articoli o trasmettono notizie su quanto è avvenuto durante l'ultimo anno, gli elenchi delle persone più in vista decedute durante l'anno appena terminato, i cambiamenti annunciati, previsti o prevedibili nel nuovo anno, come la descrizione delle leggi che entreranno in vigore il 1º gennaio e l'oroscopo per l'anno che verrà. Questo giorno è in molti luoghi una festa religiosa di precetto. Liturgicamente si celebra Solennità della Madre di Dio (Calendario romano generale), la Circoncisione di Gesù (rito ambrosiano e Messa tridentina). Nella notte di passaggio tra il 31 dicembre e il 1º gennaio si festeggia con il veglione di Capodanno. In occasione di questa celebrazione, in molte città del mondo si sparano i tradizionali fuochi artificiali, solitamente accompagnati (nei paesi anglosassoni) dalla canzone Auld Lang Syne. Molti la considerano anche un'occasione per fare dei buoni propositi per il nuovo anno. La tradizione italiana prevede una serie di rituali scaramantici per il primo dell'anno che possono essere rispettati più o meno strettamente come quello di vestire biancheria intima di colore rosso o di gettare dalla finestra oggetti vecchi o inutilizzati (quest'ultima usanza è stata quasi completamente abbandonata). Le lenticchie vengono mangiate a cena il 31 dicembre come auspicio di ricchezza per l'anno nuovo e un'altra tradizione prevede il baciarsi sotto il vischio in segno di buon auspicio. In Spagna c'è la tradizione di mangiare alla mezzanotte dodici chicchi d'uva, uno per ogni rintocco dei dodici scoccati da un orologio (il principale è quello di Puerta del Sol a Madrid). In Russia, dopo il dodicesimo rintocco, si apre la porta per far entrare l'anno nuovo. In tutta l'ex Unione Sovietica è usanza scambiarsi e aprire i regali. Spesso vengono regalati cioccolatini o pupazzetti corrispondenti all'animale simbolo del calendario cinese dell'anno che verrà. In Ecuador e in Perù si esibiscono fuori la propria abitazione dei manichini di cartapesta (a volte con le sembianze di personaggi famosi, calciatori, ecc.) riempiti di petardi così da bruciare ed esplodere ai rintocchi della mezzanotte. In Giappone, prima della mezzanotte, le famiglie si recano nei templi per bere sakè e ascoltare 108 rintocchi di campane che annunciano l'arrivo di un nuovo anno (si ritiene infatti che questo sia il numero dei peccati originali della fede buddista). In tanti paesi che seguono il calendario Gregoriano, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, l'Italia e altri, il Capodanno è anche una festa civile. In molti paesi, se il 1º gennaio cade di sabato o domenica, allora il venerdì precedente o il lunedì successivo sono anche festivi. Israele è il solo paese che, pur usando il calendario gregoriano, non celebra il Capodanno come festa pubblica, nondimeno, molti israeliti che vivono specialmente in Nord America o in Europa lo festeggiano privatamente. Può essere interessante notare come festeggiare il Capodanno a mezzanotte sia in realtà corretto solo negli anni bisestili, in quanto il moto di rotazione della Terra attorno al proprio asse ha la durata di 365 dì e 6 ore: negli anni non bisestili il cambio d'anno scatta solamente alle ore 6:00 del 1º gennaio, mentre in quelli bisesti il passaggio da un anno al successivo si verifica a mezzanotte dato che la somma delle 6 ore accumulate nei 4 anni viene convertita in un giorno (il 29 febbraio).
Storia
La scelta di considerare il 1º gennaio quale primo giorno dell'anno consegue all'introduzione del calendario giuliano promulgato da Giulio Cesare nell'anno 46 a.C. (precedentemente veniva considerato quale primo giorno dell'anno il 1º marzo). La festa di Capodanno trae origine dai festeggiamenti in onore del dio romano Giano da cui trae origine il nome del mese di gennaio. Nel VII secolo i pagani delle Fiandre, seguaci dei druidi, avevano il costume di festeggiare il passaggio al nuovo anno; tale culto pagano venne deplorato da Sant'Eligio (morto nel 659 o nel 660), che redarguì il popolo delle Fiandre dicendo loro:
«A Capodanno nessuno faccia empie ridicolaggini quali l'andare mascherati da giovenche o da cervi, o fare scherzi e giochi, e non stia a tavola tutta la notte né segua l'usanza di doni augurali o di libagioni eccessive. Nessun cristiano creda in quelle donne che fanno i sortilegi con il fuoco, né sieda in un canto, perché è opera diabolica»
La sua origine convenzionale nel calendario giuliano va però anticipata al 153 a. C. per l'esigenza della Repubblica Romana di nominare il più velocemente possibile il console Quinto Fulvio Nobiliore per inviarlo nella Iberia celtibera e nella Lusitania dove era scoppiata una feroce sommossa capitanata dal barbaro Viriato. Così avvenne che il Console venne nominato con tre mesi e mezzo in anticipo rispetto alla abitudine romana di nominare un console il 15 di marzo come negli anni precedenti. Nel Medioevo, molti paesi europei usavano il calendario giuliano, ma vi era un'ampia varietà di date che indicavano il momento iniziale dell'anno. Per esempio dal XII secolo fino al 1752 in Inghilterra e in Irlanda il capodanno si celebrava il 25 marzo (giorno dell'Incarnazione e usato a lungo anche a Pisa e in seguito a Firenze) mentre in Spagna fino all'inizio del Seicento il cambio dell'anno era il 25 dicembre, giorno della Natività. In Francia, fino al 1564, il Capodanno veniva festeggiato nella domenica di Resurrezione (chiamato anche "stile della Pasqua") ma con l'Editto di Roussillon del 9 agosto 1564, fu deciso di considerare il 1º gennaio come primo giorno dell'anno (la riforma entrò tuttavia in vigore in tutta la Francia solo nel 1567, regnante Carlo IX); a Venezia (fino alla sua caduta, avvenuta nel 1797) era il 1º marzo, mentre in Puglia, in Calabria e in Sardegna lo si festeggiava seguendo lo stile bizantino che lo indicava al 1º settembre (14 settembre del calendario gregoriano), tant'è vero che in sardo settembre si traduce Caputanni (dal latino Caput anni). Queste diversità locali (che, specialmente nel Sacro Romano Impero variavano spesso da città a città), continuarono anche dopo l'adozione del calendario gregoriano. Solo nel 1691 papa Innocenzo XII emendò il calendario del suo predecessore stabilendo che l'anno dovesse cominciare il 1º gennaio, cioè secondo lo "stile moderno" o "della Circoncisione". L'adozione universale del calendario gregoriano fece sì che la data del 1º gennaio come inizio dell'anno divenisse infine comune. Svariati regimi politici hanno istituito riforme del calendario di più o meno lunga durata. Una delle più intrusive, che cercava di riformare il calendario su basi astronomiche e razionali, fu quella adottata in Francia durante la Prima Repubblica, il cosiddetto Calendario Repubblicano, col 21 settembre, abbandonato poi durante il Primo Impero. Anche durante il periodo fascista in Italia il regime istituì il 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma, come proprio capodanno, associato a una numerazione degli anni parallela a quella tradizionale contando come "Anno I dell'Era Fascista" il periodo tra il 28 ottobre 1922 e il 27 ottobre 1923, e gli altri a seguire. Questa modalità, utilizzata nel Regno d'Italia durante tutto il ventennio fascista, fu continuata dalla Repubblica Sociale Italiana, e abbandonata con la caduta di quest'ultima il 25 aprile 1945.
Italia il primo giorno dell'anno quale giorno festivo è disciplinato dalla legge 23/6/1874 n. 1968. e poi dalla legge 27/5/1949 n. 260.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Capodanno

Tradizioni di capodanno: usanze e scaramanzie in Italia e nel mondo
Ogni paese ha le proprie tradizioni di Capodanno, antiche usanze e scaramanzie per festeggiare l’arrivo del nuovo anno e dire addio a quello vecchio.
Infatti, come dice il detto: “Paese che vai usanze che trovi” e alcune di queste usanze sono davvero bizzarre e stravaganti.
Tradizioni di Capodanno in Italia Noi italiani siamo un popolo con una lunga storia di rituali scaramantici e superstizioni legati al cibo e alla tavola. Secondo le tradizioni di Capodanno in Italia, per l’ultimo dell’anno sulla tavola non devono mai mancare cotechino e lenticchie, meglio se mangiate con le mani! Non solo, devono esserci anche uva, da mangiare allo scoccare della mezzanotte, frutta secca, melagrana, frutta rossa e una candela rossa. Per allontanare la malasorte il peperoncino rosso deve essere sempre presente! Un divertente rituale da fare è il bacio sotto il vischio in segno di buon auspicio. Infine, un immancabile raccomandazione è indossare l’intimo rigorosamente rosso. Scopriamo meglio alcune curiosità sulle tradizioni di Capodanno in Italia: “Perché usa dire che mangiare le lenticchie porta soldi”? Gli antichi romani usavano regalare alle persone care una borsa piena di lenticchie in segno di buona sorte. Inoltre le lenticchie ricordavano agli antichi romani la forma di una moneta. “Perché mangiare il cotechino porta fortuna?” Il cotechino è un insaccato molto grasso e speziato ed è il simbolo del benessere. In passato erano in pochi a permettersi di mangiare la carne di maiale, da qui nasce l’usanza di consumarlo come augurio di prosperità. “Uva sinonimo di abbondanza” Fin dall’antichità l‘uva è sempre stato simbolo di abbondanza. Da questo pensiero nasce il famoso proverbio: «chi mangia uva per Capodanno conta i quattrini tutto l’anno»… Speriamo! “Qual è il significato del melograno?” Anche per scoprire il significato di questo frutto e la sua importanza sul tavolo del cenone di capodanno, dobbiamo andare indietro nel tempo. Secondo la mitologia greca e romana, il melograno era la pianta sacra a Giunone e a Venere. Era quindi simbolo di fertilità e ricchezza per i loro gustosi chicchi rossi. “Perché la frutta secca non deve mai mancare?” Un cesto con frutta secca mista rappresenta sicurezza, prosperità ed è un buon antidoto contro la cattiva sorte. “Una piccola curiosità riguardante i datteri…” Conservate gelosamente il nocciolo del primo dattero che mangerete, sarà il vostro portafortuna segreto per tutto il nuovo anno.
Tradizioni di Capodanno in Calabria Da piccola passavo le vacanze di Natale in Calabria da mia nonna in un piccolo paese della Sila chiamato Savelli. Nonna Maria aveva le sue tradizioni di Capodanno e la sera dell’ultimo dell’anno ci obbligava ad indossare biancheria rossa e a mangiare lenticchie e cotechino! Avevamo anche l’abitudine di accendere tutte le luci della casa per attendere il nuovo anno con tutto illuminato. Fra le varie tradizioni di nonna Maria c’era anche quella di buttare dalle finestre piatti o bicchieri vecchi!! Dopo la mezzanotte poi ci riunivamo tutti in piazza e da lì partiva un lungo corteo che andava di casa in casa a cantare la strenna. Il padrone di casa offriva inoltre soldi, panettone o “muccellato” (pane azzimo a forma di corona). La raccolta serviva in seguito per festeggiare la befana. Ancora oggi per le vie del paese, spesso innevate dell’ultimo dell’anno, vengono fatte le “hocare” o “focare” o semplicemente i falò. Un modo per far stare tutti i paesani vicini per parlare o semplicemente per riscaldarsi dal tanto freddo!!!
Tradizioni di Capodanno in Europa Conoscete tutte le usanze e tradizioni di Capodanno in Europa? Noi abbiamo fatto una ricerca e vogliamo condividerne qualcuna con voi.
Capodanno in Polonia Fra le usanze di Capodanno più stravaganti che abbiamo scoperto ci sono sicuramente quelle della Polonia. Infatti, per i polacchi è tradizione indossare per la sera dell’ultimo dell’anno biancheria intima nuova senza togliere il cartellino. In più non si devono fare le pulizie per non spazzare via la fortuna e il frigo deve essere rigorosamente pieno. Capodanno in Svizzera Gli svizzeri invece in segno di buona sorte a mezzanotte fanno cadere a terra del gelato dalla parte della crema. Fra le altre tradizioni di Capodanno è di buon auspicio indossare cappelli e maschere appariscenti. Infine, i bambini il 31 dicembre girano per le strade intonando canti natalizi “armati” di lanterne. Capodanno in Islanda Queste sono sicuramente le tradizioni di Capodanno più “tradizionali”. Gli islandesi, infatti, scoppiano botti per ore e ore. In Islanda ogni anno si consumano in media 600 tonnellate di fuochi d’artificio. Capodanno in Danimarca Se sei a Copenaghen per passare l’ultimo dell’anno e vedi una persona in piedi su una sedia non bisogna preoccuparsi. Questa, infatti, è una delle usanze di Capodanno per i danesi. Allo scoccare poi della mezzanotte saltano giù dalla sedia. Serve per scongiurare un anno sfortunato! Capodanno in Spagna In Spagna è di buon auspicio mangiare 12 chicchi d’uva nei 12 secondi prima della mezzanotte, uno per ogni mese dell’anno. Inoltre, da buona tradizione si aspetta il primo dell’anno nella Plaza del Sol a Madrid. Come anche in Italia, non deve mancare la biancheria rossa. Infine, sulle tavole non devono mancare i bunuelos delle frittelle ricoperte di zucchero. Capodanno in Gran Bretagna Le tradizioni di Capodanno culinarie in Gran Bretagna vedono un piatto tipico per veglione molto simile a quello natalizio: tacchino ripieno di castagne e il pudding. Inoltre, nelle case inglesi c’è l’usanza di saltare all’interno di un cerchio formato da candele rosse senza spegnerle. Capodanno in Grecia Arriviamo in Grecia dove le usanze di Capodanno vogliono che il nuovo anno si aspetti in casa. Qui l’ospite invitato entra in casa e spezza un melograno: più chicchi cascano, più vi si è fortunati. Sulle tavole non deve mancare il dolce San Basilio, dove al suo interno viene messa una monetina. Chi la trova sarà fortunato tutto l’anno.
Tradizioni di Capodanno nel mondo Ecco invece le tradizioni di Capodanno nel mondo. Anche qui abbiamo trovato delle usanze e delle scaramanzie che potremmo definire quanto meno stravaganti.
Capodanno in Colombia La particolare e insolita tradizione colombiana per noi viaggiatori è la più appropriata. Vuoi sperare che il nuovo anno sia ricco di viaggi? Allora segui queste indicazioni: per capodanno vai a giro con una valigia vuota. Secondo leggende antiche assicurerebbe un bel viaggio entro l’anno! Mi raccomando, tutti per le strade con i vostri trolley vuoti! Viaggiare è la forma di libertà più bella che abbiamo non dimentichiamolo. Capodanno in Russia Le tradizioni di Capodanno in Russia vedono aprire la porta di casa a mezzanotte per far uscire il vecchio anno e far entrare quello nuovo. Inoltre, sulle tavole non possono assolutamente mancare insalata russa e aringhe, pane imburrato con il salmone, caviale e vinagrette. Ma il top del buon auspicio è mangiare come dolce le prugne secche con nocciole ricoperte di panna acida! Infine, si festeggia il Capodanno 2 volte: il 31 dicembre e il 13 gennaio. Con che cosa brindano i russi? Champagne? Certo che no. Con la vodka ovviamente. Capodanno in Cile Tra le più strane tradizioni di Capodanno che abbiamo trovato ci sono sicuramente quelle del Cile. Infatti, qui si usa dormire nei cimiteri con i propri cari. Tutto è nato da una famiglia che la notte di San Silvestro nel 1995 ha scavalcato il recinto per dormire con il proprio caro. Da lì ogni anno per il 31 dicembre un migliaio di persone vi si recano. Capodanno in Thailandia Il Capodanno thailandese si festeggia dal 13 al 15 aprile ovvero quando inizia l’anno buddista. In questo giorno si fanno delle offerte al tempio, bagnando le immagini di Buddha.
Usanze e tradizioni strane? Può darsi, ma in realtà è davvero così strano il ricordo di chi si ama? Oppure indossare mutande rosse o mangiare lenticchie perché si pensa portino soldi? Niente di tutto questo è giusto o sbagliato se viene fatto con amore e gioia di stare insieme con chi si ama.
Fonte: https://www.amicheinwanderlust.it/tradizioni-di-capodanno-usanze-e-scaramanzie-in-italia-e-nel-mondo/
