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  • Immagine del redattoreAle Torrini

" Kailash" La montagna sacra...

Esiste un luogo “sacro” che si chiama anima. Laddove tutto quello che conta si incide in modo indelebile. Parole gesti e pensieri sono fotografati per l’eternità. Perciò… quando bussi a quella “porta” prima di entrare… lima le unghie, togli le scarpe, spogliati delle bugie e vestiti solamente di te… Sii te stesso...

(Silvana Stremiz)


È alta 6.638 metri, situata in Tibet, la sua vetta non può essere calpestata.

Meta di pellegrini che compiono il giro della montagna.

Il monte Kailash (कैलाश पर्वत in devanagari, ossia Kailāśā Parvata): la montagna sacra, la montagna proibita.

La sua vetta non può, non deve, essere calpestata. Chiamata anche Porta del Paradiso, lì dove vi è congiunzione tra sfera umana e spirituale. Il Kailash è una montagna appartenente ai monti Gangdisê, in Himalaya. Alto 6.638 mt, il monte Kailash si trova in Tibet, poco lontano da due grandi laghi, il Manasarovar e il Rakshastal. In cima alla sua vetta trovano la fonte alcuni dei fiumi più lunghi dell’Asia, ossia l’Indo, il Sutlej, il Brahmaputra e il Karnali, noto affluente del Gange.

Simbolo religioso e centro di pellegrinaggi

Il Kailash è considerata sacra dall’Induismo, in quanto ritenuta la residenza di Shiva, dal Bön e dal Buddhismo tibetanocome centro dell’universo, e dal Giainismo, come luogo in cui raggiunse la liberazione il primo dei loro santi. Perfino gli zoroastriani venerano questa montagna, identificata col mitologico Monte Meru. Tibetani e indiani ritengono di dover compiere un pellegrinaggio presso il Kailash almeno una volta nella vita. Il percorso consiste in un giro rituale attorno alla vetta lungo circa cinquantatré chilometri e alla quota media di 5000 metri. Sono circa 36 ore di fatica, affrontata perché la sofferenza è elemento essenziale della redenzione. Il percorso venne proibito dalle autorità cinesi dal 1962 fino alla fine degli anni ottanta, ma oggi è tollerata la presenza di spedizioni organizzate. Il pellegrinaggio sul solo versante tibetano è praticabile con un cammino che va dalle quattro alle sette ore. Vi sono molte rocce dipinte e bandiere di preghiera, concentrate particolarmente sul Passo di Dolma, e vi si trovano quattro monasteribuddhisti: il Darchen Gön, il Chuku, il Dhira Phuk e il Zuthul Phuk. Nella stessa zona si trova anche lo Shiwatshal, un cimitero in cui vengono cremati Lama e monaci. Alcuni tra i principali luoghi di culto locali sono stati fondati da Je Paljin, autorevole Lama del XIV secolo. L’area è abitualmente frequentata da decine di pellegrini provenienti da tutto il Tibet, che si prostrano nei pressi dei luoghi consacrati.

Alpinismo

Negli anni ’30 del Novecento fu scalata dall’orientalista Giuseppe Tucci. Ogni attività alpinistica sulla montagna è proibita.

Purificazione

I pellegrini che compiono con devozione la circumambulazione del monte sperano di ottenere una purificazione del proprio karma. Secondo tradizione una persona che nella vita riesce a fare 108 kora in modo corretto avrebbe la completa purificazione di tutte le negatività accumulate nella vita.

Il sentiero

Il sentiero attorno al Kailash parte da Darchen, a circa 4600 mt. È lungo circa 54 km. Viene percorso in senso orario da tutti, tranne che dai seguaci della religione bön. I pellegrini tibetani intraprendono il percorso all’alba e proseguono dritti sino alla meta. Gli occidentali, solitamente, ci impiegano un paio di giorni con un paio di campi.


Fonte: https://www.mountlive.com/



MISTERO DEL MONTE KAILASH

Il Monte Kailash, che significa “prezioso gioiello di eterna neve”, rimane un luogo avvolto nel mistero e nella leggenda. Secondo antiche credenze, questa enigmatica montagna tibetana rappresenta l’asse del mondo o la scala verso il paradiso. In molti paesi orientali il Monte Kailash è considerato il luogo più sacro della Terra. Alcune fonti antiche dicono che è qui che possiamo trovare la misteriosa città degli dei. Situato intorno a quattro lunghi fiumi, il fiume Indo, il fiume Sutlej, il fiume Brahmaputra e il fiume Karnali, il Monte Kailash rimane un luogo molto sacro e un grande deposito di conoscenza mistica. Considerata la santa dimora del Signore Shiva, la montagna è attualmente una vetta inconquistata. Si consiglia di non scalare la montagna, dal momento che sarebbe visto come un sacrilegio tale da causare disgrazie. La forma alquanto insolita del Monte Kailash ha portato a supposizioni che sospettano che la cima non sia affatto una vera montagna. Gli scienziati russi hanno suggerito che la sommità del Monte Kailash sia in realtà una gigantesca piramide creata dall’uomo fin dai tempi antichi. Ora, se questo è vero, la storia umana deve essere riscritta. Significherebbe che questa è la più grande piramide conosciuta fino ad oggi. Gli scienziati che hanno studiato la topografia e la struttura della montagna dicono che ha una forma piramidale, e non diversamente da tutte le piramidi conosciute, è strettamente orientata ai punti cardinali. I risultati dei recenti studi russi sul Tibet e sull’area del Kailash in particolare, se veri, potrebbero alterare radicalmente le nostre conoscenze sullo sviluppo dell’umanità e delle civiltà. Una delle teorie che i russi hanno avanzato è che il monte Il Kailash potrebbe essere una vasta piramide costruita dall’uomo, il cuore di un intero complesso di cento piramidi più piccole. Inoltre, questo complesso potrebbe essere il centro di un sistema mondiale che collega altri monumenti o siti in cui sono stati osservati fenomeni miracolosi e paranormali.

Numerosi viaggiatori, specialmente all’inizio del 20° secolo, hanno affermato questo a causa del fatto che il monte Kailash risulterebbe di forma troppo netta per essere il prodotto di fenomeni totalmente naturali, o comunque ha l’aspetto che vi possa esser stato l’intervento umano. I lati della montagna sono sorprendentemente perpendicolari e cadono a picco per centinaia di metri. Le linee divisorie si mostrano chiare e distinte, il che conferisce all’intera montagna l’impressione di essere stata costruita da mani giganti. Ci sono anche alcune antiche leggende buddiste sul Monte Kailash che indicano che il luogo era usato da potenti Dei. L’interesse per il monte Kailash affonda le radici nel tempo. Diversi mistici hanno detto che la montagna ha un’entrata segreta che conduce al leggendario regno di Shambala. Alcune sette indiane credono che ci sia una regione a nord dell’Himalaya chiamata Kapapa, dove risiedono “uomini perfetti”. Lo stesso Shambala dovrebbe essere una terra a nord del Tibet, dove molti viaggiatori hanno sentito parlare della tradizione dei santi uomini: “In mezzo alle alte montagne ci sono insospettate valli chiuse. Molte sorgenti calde nutrono la ricca vegetazione. Molte piante rare ed erbe medicinali sono in grado di prosperare su questo insolito suolo vulcanico”. Shambhala, la terra che salvaguarda gli insegnamenti del Kalachakra è difficile da trovare. Un esploratore himalayano, Nicholas Roerich (1874-1947) fu uno di quelli che credevano nell’esistenza di questa terra favolosa. Molti altri hanno fatto lo stesso e hanno persino cercato di raggiungerla. “Nei testi tibetani è scritto che Shambhala è un paese spirituale che si trova nel nord-ovest del Kailash. È difficile per me discutere di questo argomento da un punto di vista scientifico. Ma posso dire abbastanza chiaramente che il complesso del Kailash è direttamente correlato alla vita sulla Terra, e quando abbiamo fatto una mappa schematica delle “Città degli Dei”, costituita da piramidi e siti megalitici, siamo rimasti molto sorpresi: lo schema era simile alla struttura spaziale delle molecole di DNA “, ha dichiarato il professor Ernst Muldashev.


Fonte: http://scarabeokheper.altervista.org/



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