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  • Immagine del redattoreAle Torrini

La leggenda della Baia di Halong (Vietnam)

I sogni ti portano in luoghi lontani che, forse, non sono neanche di questa terra. Oppure vogliono rivelarti alcuni segreti che ad occhi aperti non conosceresti mai. Chissà?... (Romano Battaglia)


La baia di Halong in Vietnam: un incanto che sa di eternità.

Halong Bay in Vietnam: una delle sette meraviglie del mondo.

È uno dei luoghi più indimenticabili del Vietnam. La baia di Halong — o Ha Long, come si trova scritto in alcune guide — è una delle sette meraviglie del mondo naturale, sogno esotico di molti viaggiatori, tappa obbligata di qualsiasi itinerario in Vietnam.

Un luogo avvolto da leggende, battuto dalla maggior parte delle rotte turistiche, dove è difficile svincolarsi completamente dagli itinerari preconfezionati, ma in cui si rimane incantati da un senso di eternità, navigando fra le rocce incastonate in un mare verde smeraldo. Informazioni e consigli su una crociera ad Halong Bay ce ne sono un’infinità, almeno tante quante le montagne che danno forma a questo luogo incredibile.

Crociera ad Halong Bay: consigli e costi

Le possibilità per visitare la baia di Halong sono diverse. Sconsigliata una gita in giornata ad Halong Bay, anche se con un’escursione perfettamente organizzata, perché, oltre ad essere una sfacchinata, vi impedirebbe di godere della cosa più preziosa che troverete in questa baia: un grande senso di pace e tranquillità. Il modo migliore per visitare la baia di Halong è senz’altro scegliere una crociera di almeno due giorni e una notte, tre giorni e due notti se avete più tempo a disposizione per il vostro viaggio.

Come raggiungere Halong Bay da Hanoi

Halong dista da Hanoi circa 175 km e il tragitto dura quattro ore. Generalmente la prenotazione di una crociera ad Halong Bay con un’agenzia locale prevede anche il trasferimento A/R in mini-pullman da Hanoi ad Halong City. Se optate per questa soluzione, vi suggerisco di contattare un’agenzia locale o una guida affidabile per organizzare la vostra crociera, onde evitare sorprese con i trasferimenti o l’alloggio. La baia di Halong è molto frequentata dal turismo e non è del tutto improbabile il rischio di incappare in gente improvvisata che offre tour a poco prezzo, poco organizzati e poco rispettosi dell’ambiente.

Come scegliere una crociera ad Halong Bay e quanto costa

Districarsi fra le numerose compagnie di navigazione che offrono crociere di due o tre giorni ad Halong Bay può non essere semplice: i servizi e le imbarcazioni variano sia per qualità delle sistemazioni, sia per le rotte che percorrono nel Golfo del Tonchino. Sebbene un viaggio in Vietnam di per sé non sia particolarmente costoso, una crociera nella baia di Halong non è economica, bisogna dirlo. I prezzi possono essere molto diversi a seconda che scegliate una sistemazione più spartana o siate alla ricerca di qualcosa di più lussuoso: si può partire da 50 USD a testa/a notte per le sistemazioni più economiche, per arrivare ai 200 USD e oltre (sempre a testa/a notte) per le crociere luxury. Il mio consiglio per scegliere la vostra crociera ad Halong è di valutare bene la rotta che percorrerete durante il vostro soggiorno. Gli itinerari principali nella baia di Halong sono cinque e di solito i pacchetti più economici corrispondono alle rotte più frequentate dai turisti. Le rotte meno battute, che sono anche più costose, si spingono invece nelle zone più distanti dal nucleo centrale della baia per arrivare fino a Bai Tu Long, un’estensione di Halong Bay in direzione nord est. Durante il nostro viaggio in Vietnam ad agosto noi abbiamo optato per la crociera di 2 giorni e 1 notte a Bai Tu Long, che ci è costata circa 130 USD a testa. Tenete conto però che avevamo organizzato il nostro viaggio con un’agenzia locale, quindi il costo era compreso all’interno di un itinerario più lungo.

Meteo ad Halong Bay in agosto

Visitare la baia di Halong durante il mese di agosto sicuramente non è il periodo più adatto, perché durante i mesi estivi la zona è a rischio tifoni. Il periodo migliore per andare ad Ha Long è da marzo ad aprile e da ottobre a novembre, ma anche se dovete andare in vacanza in agosto non scoraggiatevi perché non necessariamente troverete brutto tempo. Se potete, cercate piuttosto di organizzare il vostro viaggio con un po’ di flessibilità, in modo da poter spostare la crociera in caso di maltempo. In agosto il meteo ad Halong Bay è tendenzialmente umido oltre che variabile, l’aria densa e lattiginosa, ma il Golfo del Tonchino è comunque indimenticabile perché è un luogo unico al mondo, a prescindere dalle condizioni meteorologiche.

La baia di Halong in Vietnam, perché è così speciale

Oltre alla parte “pratica” di una crociera ad Halong Bay, ci tengo a raccontarvi cosa rende speciale la baia.

E perché, anche se è turistica, non si può non restarne ammaliati.

Per quanto possiate documentarvi sulle guide cartacee o nei blog di viaggi — cosa che ho fatto anche io prima di partire — vivere Halong Bay sulla propria pelle è un’altra cosa. Pochi dei racconti che avevo letto prima e dopo la partenza per il Vietnam rendevano l’idea di cosa si provi fra le montagne e le acque del Golfo del Tonchino. Per questo desidero andare oltre le informazioni sulla crociera nella baia di Halong e provare a raccontarvela, sperando che questo sia per voi un piacere e un modo per conoscerla (o riviverla, se ci siete già stati).

Scenari e luci oltre ogni bellezza

Trovarsi ad Halong Bay è un’esperienza sensoriale che travolge e sconvolge. Un luogo di tale bellezza è un sogno per la vista, il primo dei sensi che viene sopraffatto appena si salpa dal porto di Hong Gai Harbor. Per quanto la si possa guardare in foto, immaginare, desiderare, la baia è uno scenario fatato, quasi irreale. È avvolto nella leggenda dei draghi che, si dice, crearono le montagne della baia di Halong, Bai Tu Long e Bach Long Vy sbattendo la coda nell’acqua per proteggere i vietnamiti dagli invasori cinesi. “Long” in vietnamita infatti significa “drago” e le baie prendono il nome dal luogo in cui si posarono il dragone madre (Ha Long) e i draghi figli (Bai Tu Long e Bach Long Vy). Le luci che accarezzano Halong Bay sono mutevoli e delicate, lattiginose di umidità mentre i temporali risuonano all’orizzonte, vellutate come pesche all’ora del tramonto, quando le rocce carsiche si nascondono nelle ombre e il mare si colora di verde petrolio. Nella tranquillità di Halong Bay e nell’incedere lento dell’imbarcazione, il silenzio è prezioso perché desta gli altri sensi. Navigando fra le acque del Golfo non c’è nulla da fare, se non sedersi a prua e osservare.

Echi di natura di Halong Bay e Bai Tu Long

Quello che nessuna foto della baia di Halong e Bai Tu Long in Vietnam vi racconterà sono i versi e i rumori di questo luogo, una sorpresa per chi parte già con gli occhi pieni di immagini ma con le orecchie senza alcuna aspettativa. Lontano dalle rotte più affollate, mentre siete a bordo e ancor più pagaiando in kayak fra le montagne, l’udito si risveglia meravigliato. Fra le rocce scolpite e selvatiche risuonano versi di scimmie, uccelli e aquile che vi osservano dall’alto. Protetti dal manto di foresta che ricopre le montagne, i primati non si vedono ma si fanno ascoltare, attirano l’attenzione ora a destra, ora a sinistra. Il loro eco si diffonde sfuggente. Libellule rosse e farfalle silenziose vi accompagnano lungo la rotta, volteggiando sul borbottio del motore, mentre le aquile lanciano un grido di tanto in tanto. Inseguirle con l’obiettivo è una rincorsa inutile, sono già oltre, più lontano.

Aria intensa e morbida nella baia di Halong

Riempie le narici di un odore dolce-salato. Densa e umida durante la navigazione, ogni tanto si satura di folate di carburante, poi il motore si spegne, si getta l’àncora. Fra le montagne aleggia profumo di scogli e vegetazione selvaggia. Mentre il kayak scivola sull’acqua alla ricerca di una baia appartata, la salsedine impregna il costume e la maglietta. Poi qualche goccia di pioggia scende sul crepuscolo e inonda la spiaggia solitaria di altri odori. Il naso è attonito e confuso, attento come quello di un felino che capta ogni dettaglio e ogni carezza di vento. La sera sul ponte l’aria si quieta, odora di esotico e dei profumi che salgono dalla cambusa fino alla terrazza scoperta, dove si attende l’ora di cena.

Acque dense di smeraldo

Pagaiare in kayak fra montagne che raccontano l’infinito. Il contatto con l’acqua è denso, oleoso, tiepido. Qualche spiaggia compare ai piedi di una torre calcarea e invita ad avvicinarsi. Ma non ci si può fermare dove si vuole; la guida della nave conduce dove è permesso fare una sosta per sentire i granelli di sabbia sotto i piedi. La battigia è ruvida di sassi e conchiglie, l’acqua solleva il corpo a galla, salata e torbida di verde smeraldo. Non si vede il fondo, per questo lo si cerca con i piedi, tastando qua e là fra sabbia e schegge di conchiglie.

Senso di responsabilità e turismo di massa

Oltre che di riflessi smeraldini però le acque della baia di Halong riflettono anche altri aspetti, ahimè meno poetici. Le numerose imbarcazioni che navigano nel Golfo del Tonchino portano in giro tanti turisti quante conseguenze. Ne sono un esempio gli aloni iridescenti che macchiano le sue acque e le sfrenata corsa alla costruzione lungo le coste di Halong City, dove i palazzi in cemento stanno crescendo numerosi, anche se il governo vietnamita tenta di regolamentare un minimo il ritmo delle costruzioni. Una fabbrica di turismo che fa temere per il futuro di questo ecosistema, nella speranza che si mettano dei freni concreti prima che sia troppo tardi.

La leggenda del drago della baia di Halong

Il sesto senso che si prova in questo posto, uno dei luoghi per cui il Vietnam è più conosciuto, è comunque un senso di magia.

Seppur condito di alcuni eccessi e dai lati meno edificanti dello sfruttamento turistico, Halong Bay e Bai Tu Long restano intrappolati nelle sensazioni più intense di un viaggio in Vietnam e non si lasciano dimenticare tanto in fretta. Ricordare Halong anche a distanza di tempo è un conforto e al tempo stesso un dolore che sa di nostalgia e desiderio di tornare prima o poi, per lasciarsi stregare di nuovo dal suo splendore.“ Dicono che sia la coda del drago ad affiorare qua e là, un gigantesco animale addormentato da secoli in questa baia, visibile soltanto in parte, per quelle gobbe della schiena e della coda che emergono sotto forma di isolotti”. Nelle ultime pagine del bellissimo libro “La mia Asia”, Corrado Ruggeri descrive così Halong Bay in Vietnam, un posto dove si giunge per respirare un battito eterno come le leggende che lo avvolgono. Raccontarlo a voi è stato un modo per rievocare il drago e rivivere quelle ore fra le sue squame emerse nel Golfo del Tonchino. Spero di essere riuscita a far fare anche a voi un breve viaggio fra le sue acque.


Fonte: https://www.elimeli.it/appunti-di-viaggio/asia/baia-di-halong-vietnam/



Il Vietnam è un paese particolare dove le cose strane sono davvero all’ordine del giorno.

Una degli aspetti più affascinanti della cultura del Vietnam è che ogni elemento della vita quotidiana, ogni oggetto e ogni luogo importante sono spiegati da una leggenda dove protagonisti sono fate, draghi e dee giganti.

Essere bambini in Vietnam è davvero stupendo. Si cresce ascoltando storie magiche e affascinati. Basti pensare che secondo la leggenda, il popolo vietnamita discenderebbe dall’amore tra un drago e una fata. I due, essendo incompatibili, si divisero portando ognuno con se la metà dei figli. La fata e 50 figli andarono a popolare le montagne e il nord del Paese, mentre il drago e gli altri 50 figli si spostarono sulla costa. Da qui ebbe origine il popolo vietnamita che vive per metà nell’entroterra e per metà affacciato sul mare.

L’altra leggenda sicuramente famosa e altrettanto affascinante riguarda la dea gigante che con il suo cappello, avrebbe salvato il Vietnam da fortissime piogge e alluvioni. Da qui la nascita del NòN Là il cappello vietnamita simbolo del Paese. Non c’è da stupirsi, se anche l’origine di un luogo spettacolare come la BAIA DI HALONG, sia legata non ad una, ma a ben 2 leggende. Il nome stesso di questo luogo, inserito tra le 7 meraviglie del mondo naturale, già dice tutto. In vietnamita, la parola Ha Long significa letteralmente “drago che si inabissa”. Secondo la leggenda, infatti, le formazioni rocciose per cui la baia è famosa, sarebbero state create da un drago gigantesco. Il mostro inabissandosi nell’acqua, a colpi di coda, avrebbe fatto emergere le isole.

La seconda leggenda, risale invece al periodo del Medioevo quando il maggior pericolo per i paesi del Sud Est Asiatico erano i conquistatori cinesi... Interessati ad occupare il Vietnam, i cinesi, avevano forze nettamente superiori rispetto a quelle dei vietnamiti che lentamente soccombevano al nemico. In aiuto del popolo vietnamita intervenne, però, una famiglia di draghi. I mostri alati attaccarono i guerrieri cinesi, lanciando dall’alto delle gigantesche pietre preziose. Quei gioielli enormi fecero scappare il nemico e si andarono a conficcare nel mare creando le 2000 isolette della Baia di Halong. Da allora la baia è per i vietnamiti simbolo di pace e dell’indipendenza del Paese.





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