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  • Immagine del redattoreAle Torrini

Santorini (Grecia)

La tranquillità e il silenzio che si trovano a Santorini sembrano quasi irreali. Si sente solo il vento...

(Paola Turani)

L'isola greca per eccellenza è Santorini: seppur turistica, affollata e cara, rimane nel cuore di tutti i visitatori per la sua impareggiabile bellezza. A metà strada tra Atene e Creta si trova Santorini, l’isola greca per antonomasia: è la Grecia come ce la immaginiamo e la sogniamo, la Grecia da cartolina, il gioiello turistico del paese. La sua curiosa forma, con la caldera al centro dell’isola, è il risultato di un’eruzione vulcanica avvenuta 10.000 anni fa che ebbe conseguenze immediate disastrose, con l’affondamento di gran parte dell’isola ma è diventata la ragione del successo turistico di Santorini. Le viste mozzafiato sulla caldera, gli straordinari colori delle formazioni rocciose e gli spettacolari tramonti che vengono considerati i più romantici di tutte le isole greche attirano ogni anno nella più meridionale delle Cicladi 1.5 milioni di turisti. Nonostante la folla e i prezzi altissimi dei suoi hotel chic, Santorini rimane una meta ideale per una vacanza da sogno.

Quando andare a Santorini

Rispetto ad altre isole greche, Santorini è una destinazione abbastanza cara e quindi è bene programmare per tempo la vacanza. Da metà giugno a fine agosto i prezzi degli hotel si impennano: è la stagione di maggior afflusso turistico e diventa assolutamente necessario prenotare con largo anticipo. Se potete scegliere quando andare in vacanza, i periodi migliori per visitare Santorini sono la primavera, da aprile a inizio giugno, e l’inizio dell’autunno. Considerate che a settembre e inizio ottobre le temperature sono ancora buone e il bagno in mare è pressoché garantito. D’inverno tutto si acquieta: pochissimi turisti, prezzi degli hotel al minimo. Certo, non farà abbastanza caldo per un tuffo in mare, ma rimangono a vostra disposizione gli scorci panoramici sulla caldera, gli spettacolari tramonti e le deliziose cenette nelle taverne tipiche. Dove dormire a Santorini La zona più suggestiva di Santorini, dove tutti vogliono soggiornare, è naturalmente il crinale della caldera, da cui si può godere di viste mozzafiato e dei migliori tramonti. Qui si è concentrata l’industria turistica di Santorini: troverete la più ampia scelta di hotel, resort e camere, ma anche i prezzi più alti. Se il vostro budget ve lo permette, prenotate una camera con piscina e vista sulla caldera: un’esperienza davvero unica e irripetibile! Per spendere un po’ meno dovete allontanarvi dalla caldera e accontentarvi, si fa per dire, di godere degli stupendi panorami della zona durante una visita in giornata.

Cosa visitare a Santorini

Se è vero che il singolare paesaggio vulcanico di Santorini è la principale attrazione turistica dell’isola, va detto che non mancano interessanti attrazioni storiche e culturali.

Fira

Fira, la capitale di Santorini, è il centro nevralgico del turismo sull’isola: un’accozzaglia di negozi di marca e souvenir kitsch, taverne tradizionali e chiassose birrerie, un numero impressionante di bar, ristoranti e agenzie turistiche che offrono tour ed escursioni. Perché Fira continua ad attirare frotte di visitatori nonostante questo caos? Perché è semplicemente splendida: la cascata di casette bianche che si affacciano sulla caldera e gli spettacolari colori delle formazioni rocciose al tramonto sono viste incredibili che lasciano a bocca aperta per la meraviglia i visitatori. La bellezza di Fira si paga cara: non aspettatevi di trovare alloggi economici in questa zona.

Oia

La raffinata Oia è la località chic di Santorini, dove abbondano hotel design, esclusivi resort e lussuose ville con piscina degne di una star hollywoodiana.

Difficile immaginare che solo una sessantina d’anni fa di questo abbondare di alloggi lussuosi non c’era niente: il tradizionale villaggio, già sottotono rispetto all’attuale megastar turistica, era stato infatti completamente devastato da un terribile terremoto. La ricostruzione ha portato maggior lustro a Oia, che oggi è senza alcun dubbio uno dei villaggi delle Cicladi più affascinanti. Nonostante gli alti prezzi degli hotel, molti turisti la scelgono come base per la loro vacanza sull’isola per ammirare nella sua piena bellezza questa splendida città che si estende lungo i ripidi pendii della caldera; altri la scelgono perché vogliono provare l’emozionante esperienza di dormire in una camera ricavata da una nicchia nella roccia vulcanica. Ai turisti che soggiornano a Oia vanno sommati i vacanzieri in giornata, compresi quelli che scendono dalle navi crociera per una visita mordi e fuggi. Soggiornare a Oia vi permette di visitare la cittadina la mattina presto, prima che arrivi la folla dei turisti. Il prezzo, lo sapete già, non sarà low cost.

Firostefani e Imerovigli

Abbandonate i panorami da prima fila e spostatevi poco più in là nei villaggi di Firostefani e Imerovigli per trovare una buona scelta di alberghi e hotel di media categoria: non sarete al centro dell’azione, ma potrete comunque ammirare viste mozzafiato sulla caldera e vi resterà qualcosa in più nel portafoglio. Con una camminata di 15 minuti da Firostefani e di mezz’ora da Imerovigli (punto più alto del crinale della caldera) potrete raggiungere la capitale e la sua moltitudine di bar e locali.

Perissa e Kamari

Se avete letto fin qua e vi state disperando al pensiero che una vacanza a Santorini sia al di fuori della vostra portata abbiamo una buona notizia per voi. Nei villaggi di Perissa e Kamari potrete trovare alloggi più economici, compresi un ostello e un campeggio. Sono località meno turistiche, e quindi gli hotel offrono prezzi inferiori. Sono adatte anche a chi non ama stare in mezzo alla confusione, ma se desiderate un occasionale bagno di folla potete prendere il bus locale che vi porterà a Fira.

Sito archeologico di Akrotiri

Akrotiri è uno dei più importanti siti archeologici dell’Egeo e rappresenta una tappa obbligatoria di ogni vacanza a Santorini. La fenomenale scoperta dell’antica città minoica sepolta sotto le ceneri del vulcano dopo una tremenda eruzione avvenne nel 1967 e gli scavi proseguono ancor oggi. Le rovine aperte al pubblico sono protette da una struttura in cemento, legno e acciaio, una eccezionale opera di ingegno che consente ai visitatori di gironzolare per la città antica immergendosi totalmente nell’atmosfera della Grecia classica. Meno stupefacente ma non privo di fascino è il sito archeologico di Thira, dove potrete camminare tra rovine ellenistiche, bizantine e romane. Escursioni in barca nella caldera Assolutamente da fare, durante un soggiorno a Santorini, un’escursione in barca o in catamarano tra le isole della caldera: un’esperienza unica nel suo genere, potrete fare il bagno nelle sorgenti termali di Palea Kameni, fare il bagno nelle acque dell’isolotto di Thirasia o raggiungere anche le due spiagge Red e White Beach, nel sud dell’isola.

Le spiagge di Santorini

Curiosamente, la più famosa isola greca non deve la sua fama alle spiagge: ciò non significa, naturalmente, che non troverete splendide spiagge sull’isola di Santorini. Le spiagge dell’isola riflettono la sua origine vulcanica e sono quindi perlopiù spiagge di sabbia nera, ma ancora una volta Santorini stupisce tutti e la sua spiaggia più famosa è Red Beach, una distesa di sabbia rossastra delimitata da imponenti scogliere, anche queste di color rossastro. Red Beach è una spiaggia attrezzata, ma essendo piuttosto piccola e molto famosa dovrete arrivare presto per accaparrarvi un ombrellone. Altre spiagge da non perdere a Santorini comprendono: Perissa: spiaggia di sabbia nera lunga 8 km, consigliata a famiglie con bambini, persone che amano fare lunghe camminate e sportivi. La spiaggia è ventosa quindi adatta per windsurf e kitesurf. Perivolos: prolungamento naturale della spiaggia di Perissa, ha una sabbia leggermente più chiara. Kamari: spiaggia attrezzata, frequentata perlopiù dai backpackers e dai giovani che alloggiano nelle sistemazioni economiche dei dintorni. Vlychada: un paesaggio lunare vi attende in questa spiaggia di sabbia nera protetta da una scogliera di tufo. Capo Colombo: delimitata da una scogliere grigia, questa spiaggia di sabbia e ciottoli a nord dell’isola è una delle più tranquille, occasionalmente frequentata da qualche naturista. Monolithos: tranquilla spiaggia di sabbia nera circondata da alberi, perfetta per cercare un po’ di refrigerio.

Come raggiungere Santorini

Il modo più semplice per raggiungere Santorini è l’aereo: durante l’estate sono disponibili voli diretti in partenza da diverse città italiane, anche con compagnie low cost.

Non ci sono invece traghetti in partenza dall’Italia: Santorini è collegata da traghetti ed aliscafi con Atene, Creta ed altre isole Cicladi. Curiosità: tutti i nomi di Santorini Il nome Santorini (in italiano Santorino) è una corruzione di Sant’Erini, nome che fu dato all’isola dai veneziani per omaggiare Santa Irene, martire paleocristiana a cui era dedicata la basilica di Perissa, nella parte sud-est dell’isola. In greco antico Santorini veniva chiamata Thera, mentre il moderno nome ufficiale è Thira, che comprende anche gli isolotti intorno all’isola principale.




9 cose da fare e vedere a Santorini e 1 da non fare

Se Mykonos è sinonimo di vacanza trasgressiva, Santorini è simbolo di vacanza romantica. Un’isola di grande fascino, dove il lusso si sposa alla perfezione con la semplicità dell’architettura cicladica. Il bianco calce delle case; il blu delle cupole e delle finestre; il rosso dei tramonti; l’azzurro del mare e del cielo; la sabbia nera vulcanica: sono questi i colori che troverete appena sbarcati sull’isola. Un’isola che nei mesi di luglio e agosto vive il periodo di maggior affluenza, mentre nel resto dell’anno, specie in primavera, ritrova i ritmi lenti e cadenzati che tanta presa hanno nell’immaginario turistico collettivo. Oltre alle spiagge, il mare, i tramonti e i suoi caratteristici centri abitati, il vino è l’altro fiore all’occhiello della più grande e meridionale delle Isole Cicladi. Se ne produce in gran quantità ed è chiamato Vin santo come quello toscano da cui, tuttavia, è completamente differente. Di seguito, la nostra speciale lista con le cose da fare e vedere sull’isola.

Fira

Dal momento che quasi sempre è la base di soggiorno per chi viene in vacanza sull’isola, Fira (o Thira) nove volte su dieci è anche la località che viene visitata prima di tutte quante le altre. Si tratta di un villlaggio a 260 metri sul livello del mare sito nel versante centro-occidentale dell’isola, nei mesi estivi particolarmente affollato di turisti dediti a passeggiare nei vicoli del centro abitato tra boutique, gelaterie, bar, locali notturni e ristorantini tipici (Theotokopoulou Square, la piazza principale). Come abbiamo detto in apertura, però, diversamente da altre isole del Mediterraneo travolte dalla modernità del turismo, a Santorini l’anima più commerciale e quella storica convivono in armonia. Perciò, è sempre a Fira che troverete tutti gli elementi caratteristici dell’architettura cicladica: case bianche e chiese ortodosse a cupola azzurra tra cui spicca quella di Agios Minas, in assoluto una delle più fotografate al mondo, cartolina ricorrente di siti web e magazine dedicati a viaggi e turismo. Da vedere, inoltre, il Museo della Preistoria e la Cattedrale della Candelora del Signore. Tre i modi per raggiungere la località dal porto: a piedi; a dorso di asino, soluzione molto apprezzata dalle famiglie con figli al seguito; o in funivia, quest’ultima opzione scelta soprattutto da chi si muove con i bagagli.

Firostefani

Anche se ormai fa parte dell’abitato di Fira, vale la pena spendere due parole per il piccolo villaggio di Firostefani. Si trova a circa un quarto d’ora a piedi dalla funivia che dal porto sale fino a Fira ed è chiamato il “tetto dell’isola” per via della posizione estremamente panoramica in cui sorge. Da un punto di vista logistico è forse la soluzione migliore per godere delle due anime di Santorini: quella romantica, che vive di tramonti struggenti e la frugalità dello stile di vita locale; e quella mondana fatta di shopping, aperitivi, cene e vita notturna.

Oia

Dopo Fira c’è Oia (o Ià), piccolo villaggio a nord di Santorini in cui il compromesso tra anima turistica e identità storica è ancora più avanzato rispetto all’altra località. Anche qui piccoli negozi, bar, ristoranti, vicoli stretti e case abbarbicate le une sull’altre con l’aggiunta, che non guasta, di una vista spettacolare. È giudizio unanime che i tramonti di Oia sono i più belli di Santorini, e probabilmente dell’intera Grecia. Da vedere, i mulini a vento (presenti pure a Mykonos e in altre isole dell’arcipelago delle Cicladi), la Chiesa Panagia di Platsani e le due spiagge di Ammoudi e Armeni. Si tratta di due insenature di sassi dall’acqua particolarmente limpida, ideali per gli amanti dello snorkeling.

Imerovigli

“Il balcone dell’Egeo”, così è chiamato il piccolo villaggio di Imerovigli a circa 3 chilometri da Fira. L’appellativo fa riferimento alla posizione spettacolare in cui sorge, proprio sopra la caldera (Santorini è un’isola vulcanica) che disegna per gran parte il profilo dell’isola. Siamo a circa 300 metri sul livello del mare e le case, che rispettano a pieno i dettami dell’architettura cicladica, sono disposte quasi ad anfiteatro, attraversate da vicoli stretti e lastricati. Insomma, uno spettacolo, specie sul far della sera coi colori del tramonto. Da non perdere la roccia di Skaros (vd.foto), come pure da vedere sono la chiesa di Ai-Stratis, il Monastero di Saint Nikolas e la cappella di Panagia Theoskepasti.

Sito archeologico di Akrotiri

All’estremità sud-occidentale di Santorini c’è il sito archeologico di Akrotiri, il più importante dell’isola, nonché uno dei più importanti di tutta la Grecia. A farne scoperta, nel 1962, il professor Spyridōn Marinatos che coi suoi scavi riportò alla luce i resti di un’antica civiltà minoica (Akrotiri, appunto) spazzata via da una terribile eruzione vulcanica attorno il XVI secolo a.C. Più che spazzata, sepolta sotto un’enorme coltre di lapilli, cenere e polvere che, però, a distanza di millenni, ha consentito lo straordinario recupero di reperti pressoché intatti. Da più accurati studi sulla loro provenienza e cifra stilistica ha fatto breccia in qualche studioso la suggestione di trovarsi di fronte a quel che resta di Atlantide, la mitica civiltà raccontata da Platone nei suoi “Dialoghi”. Atlantide o meno, una visita agli scavi di Akrothiri è senza dubbio una delle cose da fare una volta a Santorini. L’unico inconveniente è che per quanto l’orario ufficiale reciti dal martedì alla domenica (chiuso lunedì) dalle 8.30 alle 15.00, possono verificarsi incrogruenze. Il consiglio, perciò, è quello di accertarsi preliminarmente dell’apertura degli scavi.

Antica Thira

Non ci sono solo gli scavi di Akrotiri. Assolutamente da vedere anche i resti dell’antica Thira sulla rocca di “Mesa Vouna” (Mezza Montagna) in posizione panoramica a circa 400 metri sul livello del mare. Diverse le strade per arrivare fin quassù: quelle “relativamente” più semplici – il consiglio, per chi sale a piedi, è di indossare comode scarpe da trekking – sono le due che si dipanano dalle spiagge di Kamari e Perissa, gli antichi approdi di questa cittadella abitata fin dal IX secolo a.C. L’ingresso agli scavi è gratuito con la possibilità di usufruire in loco di una guida (a pagamento) per muoversi più agevolmente tra le rovine del tempio di Dioniso, i santuari di Apollo e Artemidoro, le terme romane, le mura bizantine e le altre vestigia di quest’antica città premiata da uno dei panorami più belli al mondo. Da non perdere!

Gita in barca nella Caldera

La morfologia di Santorini è l’esito dello sprofondamento di una caldera vulcanica. Caldera di cui fanno parte anche Therasia, Aspronisi, Kameni, Nea Kameni e Palea Kameni, il gruppetto di isole tutt’attorno facilmente raggiungibili dal porto di Fira. Non a caso, il tour della caldera è una delle escursioni più richieste, con la possibilità ulteriore di scegliere il percorso che più aggrada. Dalla sola visita al vulcano di Nea Kameni (consigliate scarpe da trekking), al bagno nelle polle sulfuree di Palea Kameni, alla scelta di efffettuare la gita in barca sul far della sera con cena romantica annessa. Insomma, le formule sono diverse. È sufficiente recarsi al mattino sul porto di Fira e decidere lì quella che più fa al caso vostro. Ne vale la pena!

Le spiagge

Santorini, naturalmente, è anche una località balneare. E che località baneare! La varietà di spiagge, per sabbia, mare e frequentazioni ha davvero pochi uguali in tutta la Grecia, e non solo. Si passa dalle più popolari Perissa e Perivolos, che insieme formano il lungomare più esteso dell’isola, alla selvaggia Red Beach che, come è facilmente intuibile dal nome, in molti tratti si presenta di color rosso cupo generando uno spettacolare contrasto con l’azzurro del mare e del cielo. Ma non è finita, perché c’è Kamari, coi suoi 5 chilometri la spiaggia più grande dell’isola; ci sono Ammoudi e Armeni, le due spiagge di Oia; c’è White Beach, raggiungibile solo da mare. E ancora, Monolithos, Kambia, Koloumbos eParadise Beach. Insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta, tenendo però conto che sono Perissa, Perivolos e Kamari le spiagge maggiormente frequentate e dotate di servizi con ristoranti, alberghi e locali notturni.

Il vino

Come detto in apertura, Santorini non è famosa soltanto per l’architettura cicladica, i tramonti, il mare e la vita notturna. C’è anche la viticoltura che, da sempre, è una delle peculiarità della più grande isola dell’arcipelago delle Cicladi. Una delle prime cose che balza all’occhio del visitatore attento infatti è il modo in cui viene allevata la vite. Una tecnica sui generis, “a cestino”, con le viti che vengono fatte crescere basse a mo’ di corona attorno vecchi tralci. La produzione di bianco è decisamente maggioritaria; particolarmente famoso è il Vinsanto, vino dolce realizzato con assyrtico e aidani, due vitigni autoctoni dell’isola. Ovviamente, le aziende agricole di Santorini si sono adeguate al nuovo corso turistico e perciò quasi tutte dispongono di punti degustazione per consentire ai visitatori di assaggiare i loro prodotti. Non mancano tour dedicati alla scoperta delle cantine in giro per l’isola.

- Da fare assolutamente:

Evitare l'auto

Controindicazioni vere e proprie non ce ne sono. Al più, vi consigliamo di non noleggiare l’auto dal momento che molte strade di Santorini sono strette, non sempre asfaltate e la pubblica illuminazione non è presente ovunque. Decisamente meglio lo scooter per muoversi. Nel caso, invece, si vuol fare a meno di mezzi di locomozione conviene soggiornare in prossimità delle spiagge di Kamari, Perissa e Perivolos. Sono le più grandi dell’isola, quelle attorno le quali si è maggiormente sviluppato l’indotto turistico (alberghi, bar, ristoranti). In alternativa, come scritto all’inizio, c’è Fira, il più grande dei centri abitati dell’isola. Quanto al periodo dell’anno in cui visitare Santorini, i mesi primaverili insieme a quelli di settembre e (parzialmente) ottobre restituiscono un’immagine più autentica dell’isola rispetto alla folla di luglio e agosto.


Fonte: https://www.cosafarei.it/santorini




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