Ale Torrini
"Santuario Fushimi Inari" Giappone
Il sorriso sulla bocca di una persona è come una lanterna sulla porta di una casa: indica che c’è un’anima dentro... Proverbio Giapponese

A sud-est di Kyoto è presente uno dei santuari shinto più famosi di Kyoto e del Giappone, il santuario Fushimi Inari.
La sua caratteristica distintiva, che lo rende così famoso, è data dalla miriade di torii color rosso intenso che sovrastano tutti i sentieri che circondano il Monte Inari e che collegano le strutture principali del santuario a quelle più piccole e secondarie.
Ogni singolo torii è frutto di una donazione, e su ognuno di essi è scritto il nome del donatore e la data di donazione (ovviamente quasi tutti i nomi incisi sono in kanji giapponesi, ma osservando bene se ne potranno trovare anche alcuni con nomi europei). Solitamente i prezzi di un torii partono da 400.000 yen per quelli piccoli fino ad arrivare a 1.000.000 di yen per i più grandi. Il Fushimi Inari è interamente dedicato al kami del riso, Inari. Davanti alle varie strutture e lungo i sentieri potete notare una serie di statue di volpi. Queste sono considerate i messaggeri di Inari e spesso sono rappresentate con in bocca delle piante di riso. Il sentiero di torii inizia subito dietro l’edificio principale del santuario, ed è composto da una prima serie di torii molto ravvicinati, quasi attaccati gli uni con gli altri, posti su due file separate e chiamate Senbon Torii (letteralmente “migliaia di porte torii”). Man mano che si prosegue fino ad arrivare al punto più alto del sentiero (a 233 metri di altezza), il Kamisha Sinseki, il numero di torii diventa sempre meno denso, fino a ridursi parecchio (forse perdendo leggermente quell’atmosfera che si ha ad inizio percorso). Lungo il tragitto sono presenti alcuni ristoranti che offrono piatti a tema (ovviamente il menu è molto ridotto) e tè. Sono anche presenti alcuni distributori automatici di bibite, fondamentali se non avete con voi una bottiglietta d’acqua. Infatti il percorso totale, tra andata e ritorno, richiede dalle 2 alle 3 ore per essere completato. In ogni caso c’è la possibilità in qualunque momento di fermarsi e ritornare alla base. Infine, subito prima di arrivare alla base del santuario, sono presenti alcuni ottimi ristoranti di ramen ed un sacco di negozietti e chioschi che vendono cibo da strada.
Storia
Il Santuario Fushimi Inari ha origini molto antiche, fu costruito ancora prima che Kyoto divenne la capitale del Giappone nel 794. Nel 942 fu elevato al rango più alto per i santuari shinto. Tra il 1467 ed il 1468, durante la ribellione Onin, il santuario è stato quasi completamente distrutto in un incendio. A partire dal 1500 i sacrari, gli edifici ed i cancelli sono stati ricostruiti e nel 1909 il santuario è stato designato come Tesoro Nazionale. La leggenda racconta che un uomo molto importante e ricco, di nome Hatano Irogu, stava facendo tiro con l’arco utilizzando come bersaglio dei mochi bianchi. Ad un certo punto, uno dei mochi mutò forma trasformandosi in una gru bianca e volò via. Hatano Irogu la seguì fino a che la grù non si posò su una risaia mutando nuovamente forma in una pianta di riso. Da quel momento tutti i campi nei dintorni diedero ottimi raccolti; quest’evento fece decidere ad Hatano di edificare in quel luogo un santuario in onore del kami del riso, l’attuale santuario Fushimi Inari.
Fonte: https://www.vadoingiappone.it/kyoto/fushimi-inari/

Nella zona sud di Kyoto, Fushimi Inari è il più importante santuario shintoista ed è anche il “regno” delle porte torii.
Il luogo è infatti meta di tantissimi visitatori attirati non solo dalla bellezza degli edifici, ma soprattutto dal singolare tunnel costruito con migliaia di porte torii di color rosso acceso che dal tempio conduce nella foresta e fino alla cima del monte Inari, che raggiunge un’altezza di 233 metri sopra il livello del mare. Questa particolarità rende questo luogo davvero magico e unico nel suo genere, perciò se vi trovate a Kyoto vale sicuramente la pena visitarlo. Fushimi Inari è anche il santuario più antico e venne costruito prima ancora della nascita di Kyoto.
Come arrivare
Si trova nei pressi della stazione JR Inari, a solo cinque minuti dalla stazione di Kyoto sulla linea JR Nara.
Informazioni e mappa
Nome: Fushimi Inari Orario: Aperto 24 ore su 24. È consigliabile andare durante le ore di luce, per ammirare meglio il percorso. Costo a persona: Gratuito. Giorni di chiusura: Aperto tutto l'anno. Consigli utili: Il pezzo più bello è quello in cui si vede il "bivio" di due strade con tantissimi portali rossi, e questo bivio si trova a circa 10-15 minuti a piedi dalla stazione. Salendo la collina ci sono meno cose "da vedere" e il tutto è più mistico e diventa una specie di pellegrinaggio. Salire fino alla cima e scendere richiede circa 2 ore o poco più e non è impegnativo, sta a voi decidere se fare tutto il percorso o vedere solo la zona del "bivio". Sito Internet: http://inari.jp/
Le origini del santuario
Le origini del santuario risalgono al 711, quando il primo edificio venne costruito in cima alla collina Inariyama. Successivamente il santuario fu spostato ai piedi della collina e nel corso del tempo venne ampliato con l’aggiunta di nuovi edifici e della principale struttura del santuario eretta nel 1499. Il santuario divenne negli anni sempre più importante, in particolare durante il regno dell’imperatore Murakami quando egli decise che ogni avvenimento avrebbe dovuto essere riportato alle divinità (kami) protettrici del Giappone. Il compito fu affidato a dei messaggeri che si recavano con un resoconto scritto ai vari santuari, tra cui anche il Fushimi Inari. Il nome del santuario deriva dalla divinità shintoista Inari, il dio del riso e protettore di commercianti, artigiani e uomini d’affari i quali spesso si recano a pregare presso il santuario per avere la benedizione della divinità e ottenere quindi il successo nelle loro attività.
Il “tunnel” nel bosco
All’entrata del santuario si erge l’imponente porta Romon che fu donata dal leader militare Toyotomi Hideyoshi nel 1589. Una volta oltrepassata la porta vi troverete di fronte a voi il complesso di edifici che compongono il santuario, tra qui quello principale, Honden. Tra i vari edifici vi capiterà di notare numerose statue di volpi: è un animale sacro nella mitologia giapponese ed è considerato il messaggero di Inari. In alcune statue le volpi sono rappresentate mentre tengono una chiave nella bocca: si dice che siano le chiavi dei granai del riso. Proseguendo nella vostra visita, recatevi nella zona retrostante gli edifici: qui troverete l’accesso al tunnel di porte torii. Attraversare questo tunnel è un must tra i visitatori perché permette di conoscere a fondo l’anima del santuario e inoltre è perfetto anche per gli amanti della natura e dell’escursionismo che qui avranno occasione di passeggiare tra le bellezze della foresta e anche di ammirare Kyoto dall’alto. Non si tratta di un percorso particolarmente difficile o ripido, ma la durata è di circa due ore, perciò essere un po’ allenati non guasta! Se non avete molto tempo o non ve la sentite di arrivare fino alla cima, cercate almeno di arrivare fino al santuario Okuno-sha. La prima parte del percorso presenta il maggior numero di porte e per questo è chiamata Senbon Torii (migliaia di porte torii) ed è formato da due tunnel paralleli. Le porte sono state regalate da imprenditori o aziende come ringraziamento al dio Inari e su ciascuna è inciso il nome del donatore e la data in cui è stata donata; molti pensano che le porte siano molto antiche, ma in realtà gran parte di esse sono recenti e questo fa capire come, ancora oggi, il legame con la tradizione e la religione sia molto forte. Questo percorso non è frequentato solo da pellegrini e turisti, ma vi capiterà di imbattervi anche in sportivi alle prese con il jogging o semplicemente persone che portano a spasso il cane; chiunque incontriate durante il cammino, vi sentire spesso dire la parola konnichiwa, ovvero buongiorno! Lungo il percorso sono situati anche numerosi piccoli santuari, riconoscibili dalle immancabili decorazioni e statue raffiguranti le volpi, e alcune case del tè e punti di ristoro dove potete fare una sosta per assaggiare alcune deliziose specialità tradizionali come l’aburaage, il tofu fritto che si dice essere il cibo preferito dalle volpi, e il sake caldo, un vino giapponese ottenuto dal riso che vi riscalderà nelle fredde giornate d’inverno! Molti turisti si fermano all’incrocio Yotsutsuji, situato circa a metà del percorso: qui si trovano alcuni punti panoramici che offrono un meraviglioso paesaggio su Kyoto. Da questo incrocio le porte torii si fanno sempre più rade perciò molti decidono di non proseguire oltre, ma, se ve la sentite, vi consiglio di arrivare fino alla vetta.
Capodanno al Santuario
Il santuario di Fushimi Inari è letteralmente preso d’assalto dai pellegrini in occasione del capodanno. Si stima che circa tre milioni di persone visitino il santuario nei primi tre giorni dell’anno nuovo per l’Hatsumode, ovvero “la prima visita dell’anno al santuario”. In occasione delle festività troverete di fronte all’ingresso alcune bancarelle che vendono specialità tradizionali; tra queste è possibile trovare anche i tsujiura senbei, una specie di biscottino della fortuna inventato nel XIX secolo e che si pensa abbia dato origine al famoso biscotto della fortuna americano-cinese.
Fonte: https://www.marcotogni.it/fushimi-inari/

Il Fushimi Inari Taisha (伏見稲荷大社?) è il principale santuario dedicato al kami Inari, situato a Fushimi-ku, a Kyōto in Giappone.
Il santuario si trova alla base di una montagna chiamata anch'essa Inari, che è a 233 metri dal livello del mare e che comprende diversi sentieri verso altri santuari minori.
Dai tempi antichi in Giappone Inari è sempre stato visto come il patrono degli affari, e sia commercianti sia artigiani tradizionalmente venerano Inari. In primo luogo, tuttavia, Inari è il dio del riso. Ognuno dei torii al Fushimi Inari-taisha è stato donato da un'azienda giapponese. Questo popolare santuario si dice abbia ben 32 000 sotto-santuari (分社 bunsha?) in tutto il Giappone.
Storia
Il santuario divenne oggetto del mecenatismo imperiale durante la prima parte del Periodo Heian. Nel 965 l'Imperatore Murakami decretò che i messaggeri portassero dei resoconti scritti degli eventi importanti ai kami guardiani del Giappone. Questi heihaku si presentarono inizialmente a 16 santuari, tra cui anche il Fushimi Inari-taisha. Dal 1871 al 1946, il santuario di Inari è stato ufficialmente designato uno dei Kanpei-taisha (官幣大社?), ciò significa che si trovava nel primo rango dei santuari. Il santuario attira diversi milioni di fedeli per il Capodanno giapponese, nel 2006 la polizia ha dichiarato che per tre giorni furono presenti 2,69 milioni di persone, soprattutto dal Giappone occidentale.
Strutture
Torii ai piedi della montagna.
Le prime strutture sono state costruite nel 711 sulla collina Inariyama, nel sud-ovest di Kyoto, ma il santuario fu spostato nell'816 su richiesta del monaco Kūkai. La struttura principale del santuario è stata edificata nel 1499[5] Nella parte inferiore della collina ci sono la porta principale (楼門 rōmon?, lett. "porta torre") ed il santuario principale (御本殿 go-honden?). Dietro ad essi, in mezzo alla montagna, il santuario interno (奥宮 okumiya?) è raggiungibile con un sentiero fiancheggiato da migliaia di torii. Sulla cima della montagna ci sono centinaia di cumuli (塚 tsuka?) per il culto privato. Nel libro del folclorista Kiyoshi Nozaki Kitsune: Japan's Fox of Mystery, Romance and Humor c'è l'immagine di un dipinto del 1786 raffigurante la porta principale del santuario di cui si dice che sia costruita da Toyotomi Hideyoshi.
Le volpi
Le volpi (kitsune), considerate messaggeri, si trovano spesso nei santuari di Inari. Un attributo ricorrente è la chiave (del deposito di riso) nella loro bocca. A differenza della maggior parte dei santuari scintoisti, il Fushimi Inari-taisha, in armonia con i tipici jinja di Inari, ha molte statue di volpi, che sono oggetto di venerazione.
Geografia
Si trova vicino alla Stazione di Inari sulla Linea Nara della JR West, a 5 minuti di viaggio dalla Stazione di Kyōto. Si trova a pochi passi dalla Linea principale Keihan delle Ferrovie Keihan nella stazione di Fushimi-Inari.
Dintorni
Nei dintorni del santuario ci sono un gran numero di negozi (辻占煎餅 tsujiura senbei?) che vendono una forma di biscotti della fortuna risalenti almeno al XIX secolo, e che sono ritenuti da alcuni l'origine dei biscotti della fortuna sino-americani.
Nella cultura di massa moderna
Il santuario di Fushimi Inari-taisha è stato utilizzato come ambientazione per il film Memorie di una Geisha (2005), e appare inoltre nell'anime Aria (manga) (2006, episodio 5) e nella serie TV (2012, episodio 33).
Fonte: https://it.wikipedia.org/
