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  • Immagine del redattoreAle Torrini

Albero "Prunus Mume"

Prunus mume (Siebold) Siebold & Zucc. è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee.

Il nome della pianta (e del frutto) è méi in cinese (梅), ume in giapponese (梅), maesil in coreano (매실), mơ in vietnamita.


Descrizione

Foglie e frutti

La pianta si può considerare una forma intermedia tra un pruno ed un albicocco.

È un piccolo albero alto da 4 a 6 m con corteccia di colore grigio verdastro.

Le foglie sono decidue, alterne, a lembo ovale acuminato con bordi finemente dentellati, lunghe da 5 a 8 cm. Il fiore è formato da 5 petali, numerosi stami ed ha diametro che varia da 1 a 3 cm. I fiori sono solitamente bianchi, anche se le piante da coltivazione orticola possono avere fiori rosa o rosso intenso; la fioritura precede la foliazione. Sono visitati dalle api. Esistono delle varietà ornamentali a fiore doppio. I frutti sono delle drupe sferiche di circa 3 cm di diametro, con un solco dal picciolo alla punta, in qualche misura analoghe a quelle dell'albicocco. La buccia del frutto è verde quando il frutto è acerbo, passa al giallo a maturità, a volte con delle sfumature rosse. La polpa a maturità è gialla.

Coltivazione

Nonostante la pianta sia originaria della Cina, fu coltivata sin da tempi antichissimi in Corea, in Giappone ed in Vietnam. La pianta è coltivata per i suoi frutti, e per i suoi fiori. Un'altra specie spesso identificata come "Pruno Giapponese" è il Sumomo. In Giappone, le piante di Ume da coltivazione sono divise in yabai (letteralmente, "Ume selvatico"), hibai ("Ume rosso"), e bungo ("provenienti dalla Provincia di Bungo"). Le piante bungo sono soprattutto coltivate per i frutti, e si suppone siano il risultato di una ibridazione tra l'Ume e l'albicocco. Le piante hibai hanno il durame rosso e per la maggior parte hanno anche fiori rossi. Le piante yabai (selvatiche) per la loro robustezza sono usate spesso come portainnesto. La pianta ha fioritura, in Giappone, tra le più precoci (gennaio o febbraio); i fiori sono piccoli ma la fioritura è abbondante ed abbastanza vistosa; essa avviene, come detto, prima della foliazione (come quasi tutti gli altri fruttiferi delle rosacee). In Italia la fioritura è molto precoce, precede o è contemporanea al mandorlo (Prunus dulcis) e quindi può essere soggetta a danni o insufficiente impollinazione in climi freddi o con geli tardivi, come accade per gli altri prugni cino-giapponesi, a fioritura precoce. I frutti maturano all'inizio dell'estate, solitamente (in Giappone) in giugno.

Usi

Usi culinari

I frutti vengono utilizzati nella preparazione dell'umeboshi, un diffuso condimento asiatico.

In Giappone il succo dei frutti (chiamati ume) viene estratto tenendo i frutti sotto zucchero e serve come base per una bevanda rinfrescante, dal sapore agrodolce, spesso usata in estate.

In Corea, il succo di Maesil', che è commercializzato come una bibita salutare, sta godendo di una crescente popolarità.

L'Umeshu (梅酒, a volte tradotto come "succo di pruno") è una dolce bevanda alcolica giapponese e coreana prodotta immergendo i frutti verdi in shōchū (燒酎, un liquore). Il sapore e l'aroma dell'umeshu possono attirare persino quelle persone che normalmente disdegnano gli alcolici. Un simile liquore in Corea, chiamato maesilju, è commerciato sotto numerosi marchi tra cui mae hwa su, e mae chui soon.

I frutti vengono anche utilizzati per aromatizzare l'aceto (umezu o umesu).

Usi ornamentali

In Cina esistono circa 300 varietà o cultivar di Prunus mume ornamentali.

La pianta è usata per produrre bonsai.

Principali varietà

var. pleiocarpa Maxim.

var. microcarpa Makino

var. virificalix Makino

var. bungo Makino


Alcune coltivazioni ornamentali

cv. 'Alba'

cv. 'Albo-plena' (a fiori bianchi doppi)

cv. 'Alphandii' (a fiori rosa doppi)




Prunus mume, il bonsai portafortuna

Il bonsai (pianta in piccolo vaso) è un tipo di coltivazione di essenze arboree, che vengono volutamente mantenute in miniatura tramite un lavoro di potatura e pinzatura dei rami e dalla riduzione delle radici.

Essi possono essere educati in vari stili (a cascata, eretto formale e informale, spazzato dal vento, boschetto, a scopa rovesciata ecc), a seconda del tipo di pianta che si sta coltivando.

La scelta del vaso nel quale verrà posata la pianta sarà di vitale importanza per l’estetica generale del bonsai. Botanica e arte si fondono, dando vita a un lavoro che cambia forme e colori con il mutare delle stagioni.


Albicocco Giapponese (Prunus Mume)

Cenni generali

Da sempre venerato in Giappone come pianta porta fortuna, il Prunus mume è una delle essenze più ricercate da bonsaisti e collezionisti. Ciò è dovuto all’incredibile fioritura (che si verifica generalmente tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio) e alla rugosità, che conferisce al tronco e al nebari (o piede, la base del tronco) più maturi un aspetto di eminenza e vecchiaia. I fiori rosa o bianchi sono seguiti da frutti verde-giallo e da un fogliame fitto e verde chiaro. Si tratta di una pianta che si adatta bene a molti stili peculiari.

Annaffiatura

Quando la parte superiore del substrato risulta asciutto al tatto, allora il bonsai va annaffiato in maniera abbondante. In inverno, essendo una specie tollerante temperature anche al di sotto dello zero, le irrigazioni andranno distanziate anche di dieci-quindici giorni. In estate la pianta necessiterà di acqua tutti i giorni. Possibilmente nella prima mattinata. Attenzione a non bagnare mai direttamente i fiori.

Esposizione

L’albicocco giapponese tollera bene il freddo invernale, a patto di proteggere l’apparato radicale dalle gelate. Un accorgimento efficace, che vale per tutti i bonsai da collocare all’esterno, consiste nell’avvolgere il vaso con il tessuto-non-tessuto (TNT), acquistabile in tutti i negozi di botanica e ferramenta, e nel coprire il substrato superiore con pozzolana o sfagno. In estate le foglie non andranno mai messe a contatto diretto con i raggi solari nelle ore più calde della giornata.

Substrato e rinvaso

Il mix ideale è un composto al 50% da pietra pomice a grana fine o akadama (un ottimo terriccio giapponese che potrete trovare dai rivenditori specializzati o su internet), 15% di lapillo vulcanico a grana fine, 35% di terriccio universale di alta qualità. Il rinvaso andrà effettuato in autunno, dopo la caduta delle foglie.

Concimazione

Dopo la fioritura, con concime solido organico a lenta cessione, facilmente reperibile online o negli store specializzati; da settembre a inizio novembre, con concime solido o liquido organico a lenta cessione.

Malattie e parassiti

Essendo una varietà molto rustica, se ben coltivata non avrà problemi di funghi o parassiti. Tuttavia, è necessario prestare particolare attenzione durante la potatura, sterilizzando bene gli strumenti: la pianta potrebbe andare incontro a gommosi, una malattia che tende a far fuoriuscire dai rami linfa vitale sotto forma di resina. Questa patologia va contrastata con la prevenzione e con l’uso di particolari composti, come la poltiglia bordolese.

Stile

Tutti gli stili, tranne eretto informale e a scopa rovesciata.





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